martedì 29 novembre 2016

Italia - THE ETHICS IN SCHOOL - L'ETICA A SCUOLA

The ethics in school

By  dr.Vincenza Conserva – AIMC - Italia

In the Italian pedagogical literature we can mention Elio Damiano about an ethics matter.
In 2007  "The ethical teacher" is releaced, in this book he address issues relating to the teaching profession from various points of view, because this profession is to build and outline in relation to students, to families, to the socio-cultural context but also to colleagues, the head teacher, the professionals of the school.
The "common sense of crisis" can only lead, or should lead, to research or reconstruction of a frame of meaning or reference values ​​which will ferry and overcome the crisis of contemporary society.
In a school where knowledge is not simply transmitted, but built and rebuilt in the small school community, knowledge is not an object in itself, but it comes to determining the personal reconstruction of the subject which is not neutral, as Damiano says "the reconstruction of cultural objects" is a privileged right, socially legitimized by an anthropological project on young people.
Since 1980 we see in Western countries to a proliferation of conferences and essays on ethics applied to various fields of knowledge, environmental ethics, bioethics etc. There is a large debate on the answers to the "school crisis" and research highlights "the thick of the action extent moral teacher".
Damiano reminds us that, although in relativistic terms, "every age and every culture have their own, irreducible, ethic (or moral)", but the analysis of the company, its people and its knowledge, you will reach the foundation of an "ethic of responsibility", "ethic adequate to development places education post-modern problems".
The issues related to teachers training to ethics are placed differently than the other professions, because the teacher does "double duty to behave ethically and morally train the students".
In the book "The ethical teacher" he identifies the following professional skills of teaching :
- "The ability to discern the values ​​at stake in their attitudes and behaviors;
- The ability to justify its decisions at the interested public [...]
- The ability to discern and connect the moral problems that would lay inside the classroom and of the school to the major themes of ethical reflection crossing the social life as a whole. "
It being understood that it is not possible to identify a universal ethics, we have to aim for a "result universabile: and that is certainly not yet universal, but consciously leaning -as temporary- to get a result is further placed, at there, of comparing moral. "


L’etica a scuola
Vincenza Conserva – AIMC Italia

Nell’ambito della letteratura pedagogica italiana non si può non citare Elio Damiano a proposito di un discorso sull’etica. Nel 2007 esce il suo libro “L’insegnante etico” in cui affronta le tematiche relative alla professione docente sotto vari punti di vista, proprio perché tale professione si viene a costruire e a delineare in relazione agli studenti, alle famiglie, al contesto socio-culturale, ma anche ai colleghi, al dirigente scolastico, alle figure professionali della scuola. Il “senso comune della crisi”[1] non può che condurre, o dovrebbe condurre, alla ricerca o alla ricostruzione di una cornice di senso o di valori di riferimento che permetta di traghettare e superare la crisi della società contemporanea.
In una scuola dove il sapere non è semplicemente trasmesso, ma costruito e ricostruito nella piccola comunità scolastica, il sapere non è un oggetto a sé stante, ma si viene a determinare nella ricostruzione personale del soggetto e in quanto tale non è neutrale, come dice Damiano “la ricostruzione degli oggetti culturali” è un bene privilegiato, legittimato socialmente da un progetto antropologico sui giovani[2].
A partire dagli anni ’80 si assiste nei paesi occidentali a una proliferazione di convegni e saggistica sull’etica applicata ai vari ambiti del sapere, etica d’ambiente, bioetica  ecc., si apre un grande dibattito sulle risposte alle “crisi della scuola” e la ricerca mette in evidenza “la densa portata morale dell’azione dell’insegnante”[3].
Damiano ci ricorda che, anche se in termini relativistici, “ogni epoca e ogni cultura hanno una loro , irriducibile, etica (o morale)”[4], ma dall’analisi della società, dei suoi individui e del suo sapere, si giunge alla fondazione di una “etica della responsabilità”, “un’etica adeguata ai problemi di sviluppo posti dall’educazione post-moderna”[5]. Le problematiche relative alla formazione etica degli insegnanti si pongono in maniera diversa rispetto alle altre professioni, perché il docente ha “il doppio compito di comportarsi moralmente e di formare moralmente gli alunni”[6].
Nel libro “L’insegnante etico” si individuano tra le competenze professionali del docente le seguenti:
-        “la capacità di discernere i valori in gioco nei propri atteggiamenti e comportamenti;
-        la capacità di giustificare, presso il pubblico interessato, le proprie decisioni […]
-        la capacità di discernere e collegare i problemi morali che si ponessero all’interno dell’aula e dell’istituto scolastico ai grandi temi della riflessione etica che attraversano la vita sociale nel suo insieme”[7].
Fermo restando che non è possibile l’individuazione di un’etica universale, non resta che tendere ad un “risultato universabile: ovvero non certamente e non ancora universale, ma consapevolmente proteso-per quanto provvisorio- ad ottenere un risultato collocato ulteriormente, al di là, delle morali a confronto”[8].




[1]Damiano E., “L’insegnante etico”, Cittadella editrice, Assisi 2007, pag 21
[2] Ibidem pag. 19
[3]Ibidempag. 256-257
[4]Ibidempag. 259
[5]Ibidempag. 271
[6]Ibidempag. 320
[7]Ibidempag.  321-322
[8]Ibidempag. 332

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