The
ethics in school
By dr.Vincenza Conserva – AIMC - Italia
In the Italian pedagogical literature
we can mention Elio Damiano about an ethics matter.
In 2007 "The ethical teacher" is releaced,
in this book he address issues relating to the teaching profession from various
points of view, because this profession is to build and outline in relation to
students, to families, to the socio-cultural context but also to colleagues,
the head teacher, the professionals of the school.
The "common sense of
crisis" can only lead, or should lead, to research or reconstruction of a
frame of meaning or reference values which will ferry and overcome the crisis
of contemporary society.
In a school where knowledge is not simply transmitted, but built and
rebuilt in the small school community, knowledge is not an object in itself,
but it comes to determining the personal reconstruction of the subject which is
not neutral, as Damiano says "the reconstruction of cultural objects"
is a privileged right, socially legitimized by an anthropological project on
young people.
Since 1980 we see in Western
countries to a proliferation of conferences and essays on ethics applied to
various fields of knowledge, environmental ethics, bioethics etc. There is a
large debate on the answers to the "school crisis" and research
highlights "the thick of the action extent moral teacher".
Damiano reminds us that, although in relativistic terms, "every age
and every culture have their own, irreducible, ethic (or moral)", but the
analysis of the company, its people and its knowledge, you will reach the
foundation of an "ethic of responsibility", "ethic adequate to
development places education post-modern problems".
The issues related to teachers
training to ethics are placed differently than the other professions, because
the teacher does "double duty to behave ethically and morally train the
students".
In the book "The ethical teacher" he identifies the following
professional skills of teaching :
- "The ability to discern the values at stake in their attitudes
and behaviors;
- The ability to justify its decisions at the interested public [...]
- The ability to discern and connect the moral problems that would lay
inside the classroom and of the school to the major themes of ethical
reflection crossing the social life as a whole. "
It being understood that it is not
possible to identify a universal ethics, we have to aim for a "result
universabile: and that is certainly not yet universal, but consciously leaning
-as temporary- to get a result is further placed, at there, of comparing moral.
"
L’etica
a scuola
Vincenza Conserva –
AIMC Italia
Nell’ambito della
letteratura pedagogica italiana non si può non citare Elio Damiano a proposito
di un discorso sull’etica. Nel 2007 esce il suo libro “L’insegnante etico” in
cui affronta le tematiche relative alla professione docente sotto vari punti di
vista, proprio perché tale professione si viene a costruire e a delineare in
relazione agli studenti, alle famiglie, al contesto socio-culturale, ma anche
ai colleghi, al dirigente scolastico, alle figure professionali della scuola.
Il “senso comune della crisi”[1] non può che condurre, o
dovrebbe condurre, alla ricerca o alla ricostruzione di una cornice di senso o
di valori di riferimento che permetta di traghettare e superare la crisi della
società contemporanea.
In una scuola dove il
sapere non è semplicemente trasmesso, ma costruito e ricostruito nella piccola
comunità scolastica, il sapere non è un oggetto a sé stante, ma si viene a
determinare nella ricostruzione personale del soggetto e in quanto tale non è
neutrale, come dice Damiano “la ricostruzione degli oggetti culturali” è un
bene privilegiato, legittimato socialmente da un progetto antropologico sui
giovani[2].
A partire dagli anni
’80 si assiste nei paesi occidentali a una proliferazione di convegni e
saggistica sull’etica applicata ai vari ambiti del sapere, etica d’ambiente,
bioetica ecc., si apre un grande
dibattito sulle risposte alle “crisi della scuola” e la ricerca mette in
evidenza “la densa portata morale dell’azione dell’insegnante”[3].
Damiano ci ricorda
che, anche se in termini relativistici, “ogni epoca e ogni cultura hanno una
loro , irriducibile, etica (o morale)”[4], ma dall’analisi della
società, dei suoi individui e del suo sapere, si giunge alla fondazione di una
“etica della responsabilità”, “un’etica adeguata ai problemi di sviluppo posti
dall’educazione post-moderna”[5]. Le problematiche relative
alla formazione etica degli insegnanti si pongono in maniera diversa rispetto
alle altre professioni, perché il docente ha “il doppio compito di comportarsi
moralmente e di formare moralmente gli alunni”[6].
Nel libro
“L’insegnante etico” si individuano tra le competenze professionali del docente
le seguenti:
-
“la
capacità di discernere i valori in gioco nei propri atteggiamenti e
comportamenti;
-
la
capacità di giustificare, presso il pubblico interessato, le proprie decisioni
[…]
-
la
capacità di discernere e collegare i problemi morali che si ponessero
all’interno dell’aula e dell’istituto scolastico ai grandi temi della
riflessione etica che attraversano la vita sociale nel suo insieme”[7].
Fermo restando che non
è possibile l’individuazione di un’etica universale, non resta che tendere ad
un “risultato universabile: ovvero non certamente e non ancora universale, ma
consapevolmente proteso-per quanto provvisorio- ad ottenere un risultato
collocato ulteriormente, al di là, delle morali a confronto”[8].
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