NON STRAPPATEMI LE RADICI!
Vi è capitato di ricevere piante in dono? O di acquistarle? Talvolta sembrano piante rigogliose, con
splendidi fiori, però …. dopo pochi giorni appassiscono. Forse occorre cambiar
vaso, ti chiedi. Ci provi, ma ti accorgi che la pianta è priva di radici!
Le quotidiane allarmanti notizie che ci giungono da varie zone del
mondo, in particolare da quelle ove sta cercando di insediarsi il sedicente
stato islamico, ci mostrano un feroce accanimento volto ad estirpare la
millenaria memoria di antichissime civiltà, radici del mondo occidentale, e non
solo.
E’ una folle e cieca opera di desertificazione. E’ facile, infatti,
trasformare un florido bosco in un arido deserto, è molto difficile fare il
contrario, specialmente quando il suolo è intriso di diserbanti veleni!
Questi terribili avvenimenti vanno sollecitamente condannati e
contrastati, augurandosi che una pace duratura garantisca vero progresso ad
ogni uomo e ad ogni popolo. Tanta barbarie deve interrogarci perché non trovi
terreno fertile pure a casa nostra.
Anche in Europa e in vari altri Paesi del mondo (il nostro compreso),
infatti, con la scusa della laicità e della libertà, si manifestano velati o
espliciti tentativi di sradicamento e desertificazione. Laicità non é tabula rasa;
non è rendere persone ed istituzioni inodori, incolori ed insapori; non è
sterilizzare o omogeneizzare! L’esser laico deve denotare un atteggiamento
positivo di rispetto e promozione delle persone e della cultura. La vera
laicità e la vera libertà, infatti, non sono governate da logiche
individualistiche o colonialistiche, ma dalla promozione del bene comune. La
laicità è un valore positivo: non è impedir tutto per non dispiacere ad alcuno.
Essa piuttosto promuove conoscenza, dialogo, valorizzazione, pacifica
interazione, uso responsabile della libertà.
Ci sono accadimenti che debbono farci riflettere: il rifiuto di fare riferimento nella
Costituzione europea alle radici cristiane, la pretesa di “laicizzare” feste e
tradizioni tipicamente cristiane, svuotandole di contenuto e di senso, la
carenza di educazione ai valori in molte famiglie e talora anche nelle
istituzioni civili ed educative, l’arrogante
cecchinaggio dei mass media nei confronti di valori fondanti per la persona e la società, il
diserbamento culturale di cui tanti si compiacciono …. sono forme di
desertificazione ed anche di castrazione culturale. Sembra quasi che si dica alla gente di
sradicare secolari boschi per piantare caduche zucche, secondo i capricci della
moda o del pifferaio di turno.
Non strappiamo le radici alle giovani generazioni! Fondiamo la loro
crescita su forti radici, che naturalmente hanno bisogno di terreno fecondo e
ben curato, nonché dell’adeguata potatura della pianta, perché ogni albero sia
florido e dia buoni frutti. Non togliamo memoria e futuro ai nostri ragazzi,
riducendoli OGM o polli da batteria, bene ingrassati per essere scannati.
I terreni incolti vengono ben presto conquistati da spine ed erbacce
portate dai venti di giornata; sono colonizzati da invadente gramigna. Aiutiamo
noi stessi e i nostri ragazzi a fare memoria, a crescere supportati ed
orientati da quei valori che esaltano la dignità di ogni persona e fondano la
comunità, quali il dialogo, l’altruismo, la cooperazione, l’amore per la vita e
per l’ambiente, la democrazia, la non violenza, l’essenzialità, la spiritualità, la giustizia ….
Occorre far memoria per non dimenticare e per costruire un futuro
migliore! Ad esempio, a cosa serve la festa pasquale se non aiutiamo noi stessi
e i giovani, sin da bambini, a comprendere il significato storico, culturale e
religioso della Pasqua, ciò che la caratterizza, il messaggio che ne proviene,
i comportamenti più idonei a far vera festa ….? Cultura è intelligente
comprensione, non stupido pregiudizio!
Senza ciò, della Pasqua resteranno briciole ammuffite di dolci pasquali, qualche sbornia o alienazione,
alcuni sprazzi di folclore.
Ancora uno sradicamento di cultura, una sterilizzazione, una perdita
di memoria e di fecondità.
Buona e santa Pasqua a tutti!
Giovanni Perrone
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