lunedì 23 marzo 2015

NON STRAPPATEMI LE RADICI !

NON STRAPPATEMI LE RADICI!

Vi è capitato di ricevere piante in dono? O di acquistarle?  Talvolta sembrano piante rigogliose, con splendidi fiori, però …. dopo pochi giorni appassiscono. Forse occorre cambiar vaso, ti chiedi. Ci provi, ma ti accorgi che la pianta è priva di radici!
Le quotidiane allarmanti notizie che ci giungono da varie zone del mondo, in particolare da quelle ove sta cercando di insediarsi il sedicente stato islamico, ci mostrano un feroce accanimento volto ad estirpare la millenaria memoria di antichissime civiltà, radici del mondo occidentale, e non solo.
E’ una folle e cieca opera di desertificazione. E’ facile, infatti, trasformare un florido bosco in un arido deserto, è molto difficile fare il contrario, specialmente quando il suolo è intriso di diserbanti veleni!
Questi terribili avvenimenti vanno sollecitamente condannati e contrastati, augurandosi che una pace duratura garantisca vero progresso ad ogni uomo e ad ogni popolo. Tanta barbarie deve interrogarci perché non trovi terreno fertile pure a casa nostra.
Anche in Europa e in vari altri Paesi del mondo (il nostro compreso), infatti, con la scusa della laicità e della libertà, si manifestano velati o espliciti tentativi di sradicamento e desertificazione. Laicità non é tabula rasa; non è rendere persone ed istituzioni inodori, incolori ed insapori; non è sterilizzare o omogeneizzare! L’esser laico deve denotare un atteggiamento positivo di rispetto e promozione delle persone e della cultura. La vera laicità e la vera libertà, infatti, non sono governate da logiche individualistiche o colonialistiche, ma dalla promozione del bene comune. La laicità è un valore positivo: non è impedir tutto per non dispiacere ad alcuno. Essa piuttosto promuove conoscenza, dialogo, valorizzazione, pacifica interazione, uso responsabile della libertà.
Ci sono accadimenti che debbono farci riflettere:  il rifiuto di fare riferimento nella Costituzione europea alle radici cristiane, la pretesa di “laicizzare” feste e tradizioni tipicamente cristiane, svuotandole di contenuto e di senso, la carenza di educazione ai valori in molte famiglie e talora anche nelle istituzioni  civili ed educative, l’arrogante cecchinaggio dei mass media nei confronti di valori  fondanti per la persona e la società, il diserbamento culturale di cui tanti si compiacciono …. sono forme di desertificazione ed anche di castrazione culturale.  Sembra quasi che si dica alla gente di sradicare secolari boschi per piantare caduche zucche, secondo i capricci della moda o del pifferaio di turno.
Non strappiamo le radici alle giovani generazioni! Fondiamo la loro crescita su forti radici, che naturalmente hanno bisogno di terreno fecondo e ben curato, nonché dell’adeguata potatura della pianta, perché ogni albero sia florido e dia buoni frutti. Non togliamo memoria e futuro ai nostri ragazzi, riducendoli OGM o polli da batteria, bene ingrassati per essere scannati.
I terreni incolti vengono ben presto conquistati da spine ed erbacce portate dai venti di giornata; sono colonizzati da invadente gramigna. Aiutiamo noi stessi e i nostri ragazzi a fare memoria, a crescere supportati ed orientati da quei valori che esaltano la dignità di ogni persona e fondano la comunità, quali il dialogo, l’altruismo, la cooperazione, l’amore per la vita e per l’ambiente, la democrazia, la non violenza, l’essenzialità,  la spiritualità, la giustizia ….
Occorre far memoria per non dimenticare e per costruire un futuro migliore! Ad esempio, a cosa serve la festa pasquale se non aiutiamo noi stessi e i giovani, sin da bambini, a comprendere il significato storico, culturale e religioso della Pasqua, ciò che la caratterizza, il messaggio che ne proviene, i comportamenti più idonei a far vera festa ….? Cultura è intelligente comprensione, non stupido pregiudizio!
Senza ciò, della Pasqua resteranno briciole ammuffite di  dolci pasquali, qualche sbornia o alienazione, alcuni sprazzi di folclore.
Ancora uno sradicamento di cultura, una sterilizzazione, una perdita di memoria  e di fecondità.

Buona e santa Pasqua a tutti!

Giovanni Perrone

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