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LE STRAGI NEL MEDITERRANEO
NON POSSIAMO FAR
FINTA DI NIENTE!
Ancora una volta, quasi ogni settimana, l’immenso cimitero del Mare
Mediterraneo accoglie centinaia di vittime del grande esodo africano e
mediorientale.
Donne, uomini, bambini fuggono da guerre, fame, inenarrabili violenze. Sono
caricati, come schivi e bestie, su fatiscenti navi per intraprendere una
terribile e talora mortale avventura.
Hanno lascito famiglia, amici, la loro terra per cercare una vita più umana
e un futuro migliore.
Partono dalle “periferie del mondo” per venire da noi.
Hanno fiducia in noi, ma sovente le loro speranze sono inghiottite dalle
fameliche onde del mare. Cercano calore umano ma vengono ammazzati dal freddo
della notte,
Non possiamo restare a guardare! Siamo chiamati alla responsabilità e alla
fraternità!
L’Europa (ed ogni nazione europea) deve prendere consapevolezza e responsabilità
per trovare, al più presto possibile, risposte adeguate alle disperate lacrime
e alle urla di aiuto che ci chiamano ogni giorno, ogni notte.
Non possiamo vivere nell’illusione di poter fermare le grandi migrazioni.
Il mondo sta cambiano ed è nostro compito fare del nostro meglio, con l’aiuto
di Dio, perché il mondo cambi bene.
Non possiamo turarci occhi ed orecchie, non possiamo indurire il nostro
cuore e paralizzare le nostre mani,
Occorre ringraziare chi sa darsi da fare, con generosità e responsabilità,
per aiutare questi nostri fratelli.
L’UMEC-WUCT invita le scuole e gli insegnanti a sollecitare la società, le
famiglie, gli alunni al fine di promuovere un’adeguata comprensione del
complesso fenomeno delle migrazioni e dei rifugiati, di far maturare la cultura
dell’attenzione all’altro, della solidarietà, della generosa accoglienza e
della pace, sostenuti da quei valori che esaltano la dignità dell’uomo, di ogni
persona.
12 febbraio 2015
Il Comitato Esecutivo UMEC - WUCT
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