MESSAGGIO PER IL SANTO NATALE 2014
e IL NUOVO ANNO 2015
La ricorrenza
del santo Natale è favorisce la riflessione sulle motivazioni che ci spingono
ad essere educatori ed insegnanti, malgrado i gravi problemi che ostacolano il
benessere delle persone, siano esse bambini, adulti o anziani.
Nonostante le
guerre, la fame, le malattie e le epidemie, ogni giorno nascono dei bambini. I
loro genitori credono ancora nel futuro di questi bambini!
Questi
piccoli hanno diritto alla vita, all’amore, alla buona salute, alla tenerezza,
alla possibilità di giocare e di crescere come persone per bene.
Essi hanno
diritto ad essere accompagnati nella loro crescita da adulti significativi.
E’ un segno
di speranza il poter festeggiare ancora il Natale, sostenuti dalla preghiera e dal nostro
spirito di altruismo nel nostro cammino verso l’anno nuovo.
Il poeta
Wilmik ce lo ricorda: “La festa di Natale sembra prometterci la pace sulla
terra ogni anno, ma i cannoni ritornano a tuonare non appena si spengono le
candele natalizie …. “.
Ci sono,
però, nuove opportunità. Resta sempre la speranza,
Come
organizzazione mondiale di insegnanti cattolici, dobbiamo custodire e coltivare
ogni giorno la speranza. Occorre perciò vivere ogni giorno la nostra fede e
contribuire a migliorare la creazione. Ciò apporterà felicità ai nostri
ragazzi, ai nostri giovani ed anche agli adulti.
Siamo chiari
e sinceri: ciò che ci lega è l’amore per l’infanzia. Guardando i bambini
giocare e la loro innocenza, dobbiamo saperci ispirare, nutrirci di speranza,
malgrado talora ci assillino problemi vicini e lontani.
Vi auguro una
santo Natale e un anno 2015 ricco di buoni risultati.
Guy Bourdeaud’hui
– Presidente UMEC-WUCT
MESSAGGIO
NATALIZIO ALTERNATIVO
E’ buona tradizione formulare gli auguri natalizi e
per il nuovo anno alla famiglia, agli amici e ai colleghi. Noi, noi,
auguriamo con sincerità un anno colmo di felicità, la
buona salute e la realizzazione dei nostri desideri …
Quest’anno
desidero fare un’eccezione, formulando un doppio messaggio: il primo con i
normali auguri, l’altro con auguri
alternativi, con un cuore colmo di tristezza, non perché l’UMEC-WUCT pone
dei problemi (tutt’altro!), ma soprattutto perché il nostro mondo, specialmente
negli ultimi anni, è pieno di guai.
Quasi quotidianamente
siamo aggrediti dalle notizie riguardanti il surriscaldamento della Terra, la
tossicità di prodotti alimentari, la fame e la miseria, le malattie infettive e
tutte le altre problematiche che opprimono il nostro mondo.
Ciò che mi
disturba è una generale superficialità ed indifferenze: “Tutto va bene, signora
marchesa!” … eccetto i giornalieri naufragi, le numerose vittime di guerra e
dei vari attentati, l’inumano trattamento di persone in varie ed assurde rese
di conto.
Quasi giornalmente
i media ci mettono di fronte a crudeli crimini contro la persona e l’umanità
intera. Non si esita a compiere crimini di grande efferatezza. Questi “guerrieri”
si glorificano fotografando le loro terribili imprese e le loro innocenti
vittime!
Forse l’impegno
dei genitori e degli insegnanti non riesce ad avere successo nell’insegnare ai
ragazzi un pur minimo rispetto per l’uomo, per la carità, per l’altruismo?? Ciò
non può essere un deprimente risultato dei nostri
quotidiani sforzi per insegnare alle giovani generazioni ad essere persone
equilibrate, rispettose, rispettabili e … a restare tali!
Forse manchiamo
di coraggio nel non porre la dovuta attenzione alla turbolenta attualità? O ci occupiamo di cose ritenute più
interessanti e mettiamo da parte immagini e reportages di questa massa
impotente di martiri, ritenendole “fatti” tra tanti altri fatti?
Quanti adulti,
giovani e bambini hanno pagato con la loro vita l’essere di fede diversa dai
loro aggressori? Quanti responsabili hanno fatto finta di non accorgersi di
nulla perché non osavano assumere chiare posizioni ed anzitutto di dare dei
forti segnali, non ambigui.
A noi stessi
manca il coraggio di porre la dovuta attenzione a ciò che succede nelle regioni
di guerra, ove dei colleghi insegnanti e persone a loro vicine sono uccisi
(talora crocefissi!!!) senza una valida ragione, semplicemente perché si
suppone che essi sono avversari in quanto di fede diversa. Come reagire a quest’olocausto
che cerca di sradicare religione e tribù intere?
Accadono cose
mai viste, di fronte all’assurdità di un disinteresse totale da parte della
maggioranza cosiddetta silenziosa!
Ciò succede
negli anni 2014-15!
Ci rendiamo
conto che noi cantiamo “Santa notte, buona notte ….” Mentre in alcune zone del mondo trionfa
bestialmente un’ulteriore riedizione moltiplicata della strage di Tibhirine …
Ciò a causa di un folle fondamentalismo.
Questi
terribili avvenimenti umiliano in gran parte tutti gli auguri di salute e
felicità che noi ci scambiamo sorridendo.
Inoltre,
quanti colleghi senza nome sono stati o sono coinvolti in questi massacri, e
ciò (che aberrazione!) dall’una e dall’altra parte?
Infatti,
realisticamente parlando, non possiamo misconoscere che anche dei « colleghi »
sono impegnati, senza alcuna compassione e senza alcun senso morale, con i “combattenti
per la fede”.
E’ giusto
voltare la faccia dall’altro lato e far finta di non vedere, di non sapere?
“Voi
che cosa avete fatto per il vostro prossimo?”
Noi costatiamo
con tristezza che questi dissidi, queste guerre, queste vendette, queste stragi
…. Entrano liberamente dalla porta, mentre l’umile e povera pace ha difficoltà
ad entrare dalle fessure.
C’è un
urgente e necessario messaggio per le nuove generazioni: bisogna investire
meglio e maggior tempo nell’educazione dei ragazzi, investire di più per
garantire alle future generazioni una vita equilibrata e giusta. Per far ciò è
opportuno che interagiscano il rinnovamento della fede e un insegnamento che
abbia un vero “calore”.
Parafrasando
un po’, potrei concludere che i nostri vecchi auguri di Natale e per il nuovo
anno sono ancor più attuali: “Pace in
terra agli uomini … soprattutto a coloro (che ancora non sono) di buona
volontà!”
Guy Bourdeaud’hui
Président UMEC-WUCT
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